Spazio, Donna, Architettura

Diego Profili
Architetto, libero professionista. รจ laureato al Politecnico di Milano con cui ha anche collaborato nella ricerca e didattica.
Specializzato in progettazione architettonica, in particolare residenziale, terziario e industriale, si รจ occupato di edifici e interventi urbanistici in Italia e all’estero con una particolare attenzione ai temi contemporanei della sostenibilitร  e della rigenerazione urbana.
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Donne su Carta – Elisabetta Gnignera

Elisabetta Gnignera รจ storica della Moda e del Costume, specialista del Rinascimento Italiano.
Nel corso di una collaborazione con lโ€™Ingegnere francese Pascal Cotte, inventore della tecnologia multispettrale L.A.M. (Layer Amplification Method) impiegata per scansionare la Gioconda del Louvre, Elisabetta ha ricostruito le vesti raffigurate nel preesistente ritratto di giovane donna rilevato sotto la superfi cie pittorica della Gioconda di Leonardo da Vinci.
Elisabetta ha allโ€™attivo decine di saggi vestimentari pubblicati in riviste e cataloghi dโ€™Arte e conferenze tematiche sullโ€™abbigliamento italiano.

Camminare con la croce

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Giovedรฌ 2 novembre, due eventi in uno presso la nostra struttura:

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Avremo il piacere di ascoltare gli interventi degli autori Barbara Aniello, Fabio Vincenti e Gianni Carparelli oltre che ricevere il saluto del Vescovo di Viterbo S.E. Orazio Francesco Piazza.

Sinestesie coreutiche, visive, auditive.

Pomeriggio dedicato alla donna allo Spazio Inteartes con le ๐’๐ข๐ง๐ž๐ฌ๐ญ๐ž๐ฌ๐ข๐ž ๐œ๐จ๐ซ๐ž๐ฎ๐ญ๐ข๐œ๐ก๐ž, ๐ฏ๐ข๐ฌ๐ข๐ฏ๐ž, ๐š๐ฎ๐๐ข๐ญ๐ข๐ฏ๐ž!

Elisa Anzellotti, Guido Sileoni, Antonio Tonetti e Barbara Aniello ci hanno donato le loro performance rivisitate in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne.

25 novembre – Movenze Iconiche al Femminile

Al Festival Gunaiki arriva il terzo appuntamento con tema โ€œMovenze iconiche al femminileโ€ interverrร  Anna Lea Antolini, docente universitaria, ideatrice di progetti culturali, sabato 25 novembre alle ore 18.00 allo Spazio Inter Artes.Ogni inizio di secolo sovverte e rilancia, innova e turba, sorprende e determina in ogniambito della coscienza e dellโ€™esperienza umana.Due donne ad inizio secolo lo hanno palesemente fatto: Isidora Duncan tra fine 800 e inizio 900, Sharon Eyal tra fine 900 ed inizio anni 2000.Due donne sideralmente distanti nellโ€™estetica e nella proposta artistica ma soprendentemente vicine nella mole rivoluzionaria.

Due icone di stile che la relatrice Anna Lea Antolini porrร  in piena luce nellโ€™incontro di sabato prossimo.

Ingresso libero, consigliata la prenotazione.

23 novembre -Talismani di Felicitร 

Terzo appuntamento nel programma del Festival delle arti creato da Barbara Aniello allo Spazio Inter Artes, giovedi 23 novembre alle ore 18.00 nel palazzetto della cultura in via della Volta Buia al civico 36, arriva Benedetta Bruzziches con i suoi Talismani di Felicitร . Che dire di di piรน di questa imprenditrice talentuosa? I suoi object dโ€™heart nascono sulle colline di Caprarola, in un opificio immerso nei boschi della Tuscia Viterbese, dove arte e maestria dialogano incessantemente.
Estro gentilezza ascolto talento che ritroveremo nellโ€™incontro di giovedi prossimo allo Spazio Inter Artes. Ingresso libero, ma รจ preferibile la prenotazione

19 Novembre 2023 – Gunaikรฌ alla donna

Gunaikรญ alla donna

Festival di arte, poesia, musica, teatro, architettura, moda, danza, filosofia

presenta

Versus Claudia

Tre sono le tappe per circumnavigare lโ€™universo femminile raccontato da Claudia Scarsella:
Disegnare, Ritagliare, Incollare
Cifra stilistica e scelta intimistica รจ il collage. Il collage รจ la creta con cui Claudia plasma il
suo mondo, รจ lโ€™ideogramma con cui verga il suo diario, รจ il metronomo con cui solfeggia la propria
partitura. Oggetti trovati, fotografati o disegnati sono pazientemente raccolti e inaspettatamente
disposti su quello che ritmicamente diviene a poco a poco un pentagramma visivo, adatto ad accogliere
la piรน ingannevole delle danze: apparentemente apollinea, sostanzialmente dionisiaca. Se infatti
singolarmente gli oggetti effigiati sembrano figurativamente riconoscibili, nellโ€™insieme divengono
unanimamente astratti. Quasi vittime di un misterioso sortilegio, le cose stemperano la propria
identitร  in un io plasmante che impone loro una collettiva metamorfosi. In questa ri-composizione
lโ€™artista demiurgicamente plasma un universo a sรฉ stante, originale, unico. La sua identitร  รจ infusa
nellโ€™opera che si va a poco a poco facendo, sotto la spinta di una surrealistica dettatura. รˆ la voce
poetica dellโ€™artista che costruisce la sua autobiografia fondando un nuovo alfabeto, una nuova cifra,
un nuovo versus.
Capovolgere, reiterare, costruire
Nel passaggio dallโ€™icona al pattern, dallโ€™immagine alla sua reiterata duplicazione, Claudia adotta un
procedimento esteriormente simmetrico, ma intimamente asimmetrico. Impercettibili sono le differenze
tra gli ambiti speculari, che a ben guardare si risolvono in un gioco di specchi ingannevole e
fuorviante. Ciรฒ che muove infatti gli oggetti, contemplati in una miriade di prospettive diverse,
ritratti da ogni angolatura – di lato, di fronte, di spalle, di profilo – รจ proprio lโ€™asimmetria.
Alla rassicurante staticitร  della simmetria assertiva, Claudia preferisce il dinamismo energico e
vitale dellโ€™asimmetria evolutiva. Infine, la visione dallโ€™alto rende il caleidoscopico meccanismo del
prisma un espediente barocco, che dร  la sensazione, con il suo illusionistico riflesso, di stare al
di sotto di un soffitto affrescato da un abile quadraturista. Cosรฌ queste immagini sindoniche,
coacervo di segni tratti dal quotidiano, acquistano, viste dallโ€™alto, un chรฉ di aulico, di distante,
di solenne. La composizione da intimistica reiterazione di oggetti trovati, diviene ritmica
astrazione di elementi sfusi. Reiterate ossessivamente, le immagini si tramutano in tuttโ€™altro,
trasmigrano le une nelle altre tanto che, come dopo una mantrica meditazione, assumono un altro
senso. รˆ come una Fuga che nello sviluppo arabescante di punto e contrappunto si srotola tra
invenzioni e varianti di un tema musicale. Nella costruzione della partitura, allโ€™analisi subentra la
sintesi. Il significato diviene schivo e, ritraendosi, cede il posto al significante. Il verso
diviene versus, contrasto, contrappunto, capovolgimento visivo e musicale.
Coprire, scaldare, accarezzare
A grandi passi lโ€™artista viaggia versus lโ€™opera dโ€™arte totale. Con questi tre gesti tipici
dellโ€™identitร  femminile, coprire, scaldare, accarezzare, Claudia Scarsella traduce la sua concezione
artistica nelle serie Gimme back my land. รˆ come se lโ€™artista si congedasse dal fruitore lasciandogli
non solo un universo plasmato a sua immagine, confessione intima di vissuti talvolta dolorosi, ma gli
restituisse al contempo quella cura e quella premura con tutti e tutto (le persone, le cose, il
pianeta) andrebbero trattati. Se gli esseri umani soffrono, se la terra รจ violentata, se lโ€™equilibrio
naturale รจ sovvertito รจ perchรฉ mancano donne che, come Claudia, sanno accarezzare con velature di riguardo la vita. Se il figurativismo iniziale prima rassicurava, la velatura finale ora perturba.
Tutto diviene misteriosamente estraneo, criptico, affascinante. Dopo il virtuosismo di cadenze
libere, la compositrice spinge il pedale di risonanza e ricopre di un velo le immagini, negandone i
confini. Qui la pitto-scultrice, la creatrice di moda, la designer, lโ€™architetto si ricongiungono.
Dove inizia lโ€™artificio e dove finisce la natura? Dove finisce lโ€™arte e inizia la vita? Tutto รจ
veleno e antidoto, malattia e cura, contrasto e direzione. Tutto รจ versus

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